Vino rosso asciutto e tannico, adatto ad arrosti e a carni grigliate, a salumi e a formaggi.
Carta d’identità | |
Tipo | Vino rosso tranquillo da pranzo |
Descrizione | Schietto e generoso, questo vino ben rispecchia lo spirito della sua terra di origine, ospitale e gioviale. Viene prodotto in quattro tipologie che variano a seconda del suo livello di invecchiamento, e che spaziano dal Primo, o Novello (beverino e vivace, da bere entro i primi tre mesi), fino al Superiore ed al Riserva, maturati in botte ed in barrique, ed assolutamente capaci di competere con tutti gli altri grandi vini italiani. Il vitigno di origine giunse, tra ‘600 e ‘700, dal territorio dell’Appennino Centrale compreso tra Umbria, Marche, Toscana e Romagna, dove ancora oggi offre le sue uve alla produzione di alcuni tra i più pregiati vini italiani (Chianti, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano); si radicò quindi tra Romagna ed Emilia, in particolare nel territorio compreso tra Imola e Bologna. Vino delicatamente profumato di viola, asciutto, corposo e gradevolmente amarognolo, ben si sposa alle portate della cucina emiliana che si caratterizzano per un sapore ricco ed intenso: salumi stagionati quali il prosciutto, il culatello, la coppa, il salame, piatti di carne rossa (bolliti, grigliate, lessi ed arrosti), pietanze a base di selvaggina (lepre, cinghiale), ma anche formaggi a pasta dura, erborinati o stagionati (Parmigiano Reggiano, Taleggio, Asiago, Gorgonzola). Un particolare: il Sangiovese non ama le basse temperature (ideale se servito tra i 16 ed i 20°), né il movimento; si consiglia perciò di lasciarlo fermo almeno due ore se sale dalla cantina, e di favorirne l’ossigenazione versandolo in una caraffa di cristallo con la massima delicatezza prima di portarlo in tavola. |
Da dove viene | Buona parte della Romagna ed una parte della provincia di Bologna |
Uve | Sangiovese |
Gradazione alcolica | 11,5°-12° |
Colore | Rosso rubino di media intensità, talvolta con orli violacei |
Profumo | Vinoso con un ricordo di viola |
Il racconto del sapore | Asciutto, di buona acidità, con una certa tannicità, gradevolmente amarognolo |
Età ottimale | Normalmente 12-18 mesi. Per il Superiore un anno di invecchiamento è obbligatorio e si può bere fino al 4°anno; Riserva: 2 anni di invecchiamento obbligatorio, si può bere sino al 6° anno. |
Bicchiere | Per vino rosso tranquillo da pranzo |
Temperatura di servizio | 16-20° |
Accostamenti | Le classiche portate cucina emiliana: antipasti di salumi (coppa, culatello, prosciutto, salame); carni rosse (lessi, umidi, stracotti, brasati, arrosti, grigliate) e selvaggina da pelo (lepre, cinghiale); formaggi a pasta dura (Parmigiano Reggiano), erborinati e stagionati (Gorgonzola, Taleggio, Asiago). |
Quali DOC | Sangiovese di Romagna D.O.C. |