Un impasto di carni magre e grasse stagionate che troviamo in tantissime varianti, tutte saporite e golosissime.
Carta d’identità | |
Descrizione | Il termine stesso, Salame, deriva dal latino salumen, cioè insieme di cose salate. E’ formato da un impasto di carni suine, magre e grasse, che vengono mescolate insieme alle spezie (sale, pepe ed aromi naturali) e immesse in un budello naturale a stagionare. Nei secoli si sono evolute tantissime varianti con diverse sfumature di sapore: delicato, intenso, piccante o affumicato. |
Quali varianti | Il Salame viene prodotto praticamente in tutta Italia, quindi esistono tante espressioni regionali: oltre al Salame Piacentino e a quello di Felino (entrambi DOP) esistono il Salame di Milano, quello Montanaro, la Finocchiona e tanti altri ancora. |
Come si serve | Si degusta al naturale affettato insieme al pane, alle tradizionali crescentine o con il gnocco fritto. |
Accostamenti | Al salame si accostano volentieri vini rossi giovani non molto strutturati, magari frizzanti come il locale Lambrusco, o la Bonarda, il Gutturnio. Nella stagione calda si consiglia un abbinamento con un fresco Moscato. |
Quali ingredienti | Si ottiene da carni di maiale miste, magre e grasse. Per conservarlo ed aromatizzarlo si utilizzano sale, pepe. A seconda delle ricette regionali vengono aggiunti aglio, semi di finocchio, vino bianco. |
Stagionatura | Da 2 a 9 mesi |